Il Museo delle Terre Nuove: città e artisti dal Medioevo

Il Museo delle Terre Nuove, ospitato a San Giovanni Valdarno nel palazzo “di Arnolfo”, nasce per raccontare la fondazione nel Medioevo di nuovi centri abitati: il fenomeno delle “Terre Nuove” cambiò il volto di tutta l’Europa e anche della Toscana, legandosi allo sviluppo commerciale, della popolazione e delle arti in tutto il territorio. Nelle sale del palazzo, sorto proprio tra il XIII e il XIV secolo come sede del potere e luogo in cui si intrecciavano politica, giustizia e commerci, si possono così scoprire gli aspetti urbanistici e architettonici che accompagnarono questo momento storico.

Lungo tutto l’anno il Museo propone alle scuole attività per immergersi nel Medioevo e approfondirne i diversi aspetti. Per esempio incontrando l’arte di Masaccio, nato proprio a San Giovanni Valdarno, scoprendo come funzionava un castello medievale e imparando a riconoscere stemmi e monete che circolavano in quei tempi. Oppure riflettendo insieme sulla differenza tra città ideale e città reale e sulle forme e i significati che possono prendere gli spazi che abitiamo.

Nel periodo natalizio al Museo si può visitare la mostra “Bizzarro e Capriccioso Umore. Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea”, incentrato sulla figura del pittore del Seicento nato nella cittadina. Ai più piccoli sono dedicati i laboratori creativi per scoprire racconti antichi e storie legate alle opere d’arte in mostra, a cui ispirarsi per mettersi poi alla prova con colori e pennelli.

In collaborazione con Casa Masaccio – Centro per l’arte contemporanea il Museo organizza anche pomeriggi speciali per realizzare decorazioni natalizie originali. Tra le altre proposte per le festività, ci sono le visite e le attività curate dagli studenti dei Licei “Giovanni da San Giovanni”, con contenuti elaborati per l’occasione, il Christmas Camp con un’educatrice di lingua inglese e l’attività teatrale “La ricreazione delle pitture. Il principe don Lorenzo de’ Medici e Giovanni da San Giovanni” per rivivere l’atmosfera culturale della corte medicea.