Dire, fare, insegnare
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Il Mare in Classe. La didattica digitale per salvare l’ambiente.

Istituto Oikos ONLUS si impegna da più di 20 anni nella tutela della biodiversità, e con il progetto “Life Beyond Plastic” ha deciso di affrontare il tema dell’inquinamento da plastica nei mari, per sensibilizzare e rendere pronte all’azione le nuove generazioni. Alessandra Peluso, esperta di biodiversità e social media manager del progetto, racconta alla redazione di Dire, fare, insegnare il “Il Mare in Classe” e le altre iniziative per le scuole.

Problematiche scolastiche  Esperienze di insegnamento 
26 novembre 2020 di: Redazione
copertina

Il Mare in Classe è un progetto didattico dell’Istituto Oikos Onlus, creato per gli insegnanti con l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti per approfondire il tema dell’inquinamento da plastica nei mari ed elaborare azioni concrete per tutelare questo preziosissimo habitat, riducendo il consumo di plastica. Il progetto si è sviluppato nell’ambito dell’iniziativa Life Beyond Plastic, con la collaborazione di CarettaCalabria Conservation, Mani Tese CampaniaeSicilia, HelpCode e grazie al sostegno dell'Agenzia Italiana perla Cooperazione allo Sviluppo, EOCA, (European Outdoor Conservation Association), The North Face e Fondazione Cariplo.

Si tratta di un kit didattico digitale, che contiene un ampio ventaglio di materiali didattici accattivanti, pensati per attività che coinvolgano l’intera classe, composto da applicazioni, video, mappe interattive e tante curiosità.

Dopo una semplice registrazione, i docenti possono scaricare gratuitamente l’intero kit, nel quale creatività e divertimento incontrano esercizi di problem solving e spunti per esperienze dirette in natura.





Il problema della plastica e del suo smaltimento richiede, infatti, una grande attenzione da parte di tutti, specialmente docenti e studenti.

La plastica è un materiale versatile ed economico, a tali caratteristiche si aggiungono la sua robustezza e leggerezza che, se da un lato si rivelano tratti fondamentali per il suo uso in campo medico e tecnologico, dall’altro fanno della plastica uno dei più pericolosi inquinanti, onnipresente nei fiumi e nei mari del mondo.

Nello specifico, la cattiva gestione dei rifiuti assieme alla mancanza di sistemi coerenti di controllo della pesca e navigazione e il consumo esponenziale di prodotti monouso, rendono il Mar Mediterraneo uno degli ambienti più minacciati al mondo da questo materiale.

La plastica è ovunque: imballaggi, bottiglie monouso, strumentazione da pesca e queste sono solo una parte delle infinite forme che assume questo derivato del petrolio.

Nessuna superficie del nostro pianeta è da considerarsi libera dalla plastica e questo vale anche per gli oceani, che nel “blu profondo” nascondono quantità difficili da stimare: la plastica che vediamo in superficie è solo una piccola parte.

Una volta in mare, questi oggetti non esauriscono la loro “vita”, ma vengono trasportati da vento e correnti, mentre si degradano e frammentano in particelle microscopiche che entrano a pieno titolo nella catena alimentare.

Il danno che, oggi, la comunità scientifica registra rispetto all’inquinamento da plastica nel Mediterraneo, vede coinvolta tutta la biodiversità di flora e fauna che nel mare vive anche solo per una parte del suo ciclo vitale. Se non si agisce ora è facile prevedere che entro il 2050 ci sarà, in peso, più plastica che pesce negli oceani.



                    



Un’altra attività dell’Istituto Oikos ONLUS è Med of plastic, un’attività educativa, che coinvolge i ragazzi in un vero e proprio viaggio alla scoperta del Mar Mediterraneo, hotspot di biodiversità, minacciato dall’inquinamento da plastica e dalla pesca illegale. Seguendo una mappa si parte dallo stretto di Gibilterra, passando per le coste della Calabria fino ad arrivare al fiume Turia, così da approfondire le tematiche biologiche ed ecologiche di questo mare, stimolando la responsabilità riguardo l’ambiente e sensibilizzando i più giovani sul nostro impatto ambientale. Gli insegnanti possono avvalersi di una mappa e delle istruzioni scaricabili a questo link.

Ogni istituto o classe, inoltre, può entrare a far parte della rete di Scuole Plastic Less impegnate nella riduzione della plastica in tutta Italia. Un apposito format, a fondo pagina del sito dell’Istituto Oikos, consente ai docenti di registrare la propria classe, inserendo dati, testimonianze e foto a supporto di tale racconto.

Conoscere, approfondire e magari farlo divertendosi è il miglior modo che i ragazzi hanno per iniziare a guardare oltre la punta dell’“iceberg della plastica” che nasconde sotto il pelo dell’acqua una spaventosa realtà da cambiare.