Giovanni Biondi, responsabile del programma scientifico di Didacta Italia, ci racconta i temi e i dibattiti al centro della nuova edizione della fiera.
News ed eventi La nuova edizione di Didacta Italia, dal 12 al 14 marzo alla Fortezza da Basso di Firenze, presenta a docenti, dirigenti e personale scolastico un programma di 480 eventi formativi per parlare insieme di innovazione didattica, metodologie e strumenti di apprendimento e insegnamento.Giovanni Biondi, responsabile del programma scientifico di questa edizione, ci ha anticipato le novità e i temi che saranno al centro della fiera.
A differenza degli scorsi anni, in questa edizione non avremo convegni e tavole rotonde, perché ci siamo concentrati unicamente sulla formazione, che è quello che interessa davvero a docenti e dirigenti che partecipano a Didacta. Abbiamo confermato quindi i due format principali, quello immersivo del workshop e quello del seminario. Abbiamo però qualche novità anche in questi campi: quest'anno ci sarà un'Aula dove metteremo a confronto i modi diversi in cui due scuole possono interpretare una metodologia didattica, per esempio la Flipped classroom o il Debate.
Avremo poi un'Aula tutta dedicata proprio al Debate, due spazi per gli ambienti immersivi e altre aree (che si sostituiscono ai Dipartimenti delle ultime edizioni): un’area per l'innovazione dallo 0-6 alla primaria, una per la didattica laboratoriale (Learning by doing), una per il settore alberghiero.
Beh, ma in un certo senso nella scuola già ci sono: basta pensare a Vincenzo Schettini che rende una disciplina come la Fisica semplice e interessante. Intrattenere, fare delle lezioni un po’ uno “spettacolo” senza rinunciare ai contenuti e a un certo rigore è importante.
È molto interessante a mio parere il dibattito tra scuole che cercano di interpretare le metodologie didattiche mettendoci del loro. Tutta l'innovazione nel nostro campo si basa in realtà su una interpretazione “personale”: quella di ciascuna scuola che parte dal modello, dall’idea, come da uno stimolo e che poi lo realizza in base alle caratteristiche delle classi, del territorio, degli insegnanti. E questa è una ricchezza. Sicuramente le applicazioni pratiche che verranno presentate nell’Aula dedicata potranno aiutare a capire meglio la teoria.
È così per tutti i modelli didattici: per esempio quello montessoriano che oggi resta valido perché viene interpretato e arricchito, senza preoccuparsi in modo eccessivo di restare fedeli al punto di partenza, perché le condizioni, gli strumenti e le tecnologie cambiano.
C’è quindi sempre a Didacta anche il tema del guardare al futuro, di vedere l'innovazione proiettata sul futuro. Di intelligenza artificiale parliamo ormai da tre anni, ma è davvero oggi la frontiera dell’innovazione. Vorrei dire che il termine inglese “intelligence”, che possiamo collegare a organizzazioni appunto di intelligence investigativa come la CIA, rimanda proprio alla capacità di utilizzare e incrociare i dati, mettere insieme gli indizi e arrivare poi a una direzione o conclusione. Credo che sia questo il senso del nostro uso dell’IA, usare una base di dati per poi scrivere un testo, trovare una soluzione… E in questa prospettiva l’Intelligenza Artificiale sarà protagonista in tanti eventi della fiera.
Ne sceglierei in realtà solo una, INDIRE, ai cui 100 anni è dedicata questa edizione: INDIRE nasce nel 1925 come mostra didattica nazionale, per far vedere che poteva fare scuola in modo diverso, non solo raccontandolo ma facendolo proprio vedere ai docenti. È da questo format che nasce il successo di Didacta, che fa toccare con mano la proposta espositiva delle aziende del settore e dall’altro lato è una grande galleria delle idee. I due piani si mescolano e si influenzano a vicenda: tante innovazioni nascono dagli arredi, dalle tecnologie, dai contenuti dell'editoria, e viceversa tanti spunti le aziende li sviluppano a partire dai bisogni e dalle riflessioni della scuola.
L'edizione di quest'anno è ancora più ricca delle degli anni, quindi ogni docente può trovare proposte dalle aziende, stimoli e idee, partecipare agli eventi e incontrare le esperienze di altre scuole.