La funzione dei musei è stata tradizionalmente quella di conservare opere d’arte in ambienti adatti e protetti; negli ultimi decenni si è affermata invece l’idea che il museo possa rivestire un ruolo importante anche in ambito educativo.
Metodologie  Infanzia  Primaria  Secondaria La didattica museale è oggi molto importante e riguarda non tanto le sole opere presenti all’interno di un museo, ma l’insieme di metodologie e strumenti che le rendono accessibili al pubblico, rappresentato sia da soggetti in età scolare sia da adulti. Il modo in cui le opere sono presentante e disposte è fondamentale per favorire la trasmissione della conoscenza e mantenere vivo l’interesse del pubblico.
La visita al museo rappresenta un ottimo strumento nella didattica scolastica per accompagnare lo studio di alcune materie e consentire agli studenti di vivere un’esperienza più diretta in relazione ad argomenti molto spesso lontani dall’esperienza quotidiana. Inoltre, permettere ai bambini di familiarizzare con il museo costituisce un’ottima base per creare una consapevolezza riguardo al patrimonio culturale del proprio Paese.
In Italia oggi esistono molti musei che prevedono percorsi, laboratori, attività e visite guidate dedicate, studiate appositamente per coinvolgere gli studenti di età diverse e permettere loro di vivere un’esperienza positiva e motivante. La preparazione di percorsi ad hoc e l’attenzione che si pone verso gli utenti in età scolare sono particolarmente importanti perché contribuiranno alla “costruzione” dei fruitori del museo in futuro: la loro esperienza da studenti all’interno dei musei deve essere perciò positiva e coinvolgente.
E perché questo accada la visita al museo non è costituita solo dal momento in cui gli alunni si trovano fisicamente nell’edificio, ma dovrebbe essere preparata prima, in classe, in modo da far nascere curiosità negli studenti e permettere loro di comprendere appieno ciò che vedranno esposto. Il modo in cui i contenuti vengono anticipati in classe è molto importante per determinare le giuste aspettative e suscitare quindi interesse e motivazione negli studenti; non si tratta di una ripetizione di ciò che poi vedranno e verrà loro spiegato al museo, ma dell’attivazione di conoscenze già possedute, possibili collegamenti tra quello che vedranno e altri argomenti e, in generale, di tutto ciò che possa favorire una migliore fruizione dell’esperienza.
Anche nella scelta del museo da visitare è importante che l’insegnante faccia qualche riflessione preliminare: sarebbe opportuno infatti scegliere un museo che offra una buona proposta per la fascia di età dei propri studenti, che esponga opere capaci di suscitare il loro interesse e che magari offra la possibilità di impegnarli in laboratori che rendano l’esperienza più coinvolgente. La scelta dovrebbe essere fatta pensando alla propria classe nell’ottica di motivarla e, quasi, gratificarla: non è detto che le stesse proposte siano adatte a tutte le classi.
La visita al museo, come ogni altra visita d’istruzione, è spesso seguita dalla richiesta del docente di svolgere una relazione o qualche altra attività che verifichi l’apprendimento dei contenuti e la significatività dell’esperienza: la visita potrebbe anche fornire l’opportunità di un confronto che non riguardi solo l’aspetto didattico, ma anche riflessioni più generali che coinvolgano livelli diversi come per esempio quello emotivo e che diano opportunità di approfondire i temi trattati.
Insomma, la visita al museo non deve tradursi in una noiosa passerella degli studenti davanti a teche e vetrine, ma deve coinvolgerli e stimolarli, se possibile emozionarli, e sicuramente deve collegarsi alle conoscenze e agli interessi di quella specifica classe.