Come raccontato negli articoli precedenti dedicati ai progetti delle mie classi per il Concorso Internazionale di Poesia e Teatro “Castello di Duino”, la necessità di escogitare una proposta per ogni nuova edizione mi ha portato nel 2019, seguendo il suggestivo tema dei “Sogni” indicato dagli organizzatori Gabriella Valera e Ottavio Gruber, a rivolgere l’attenzione della classe 1 A della S.S.P.G. “Giacomo Bresadola” di Trento all’immaginario della Poesia e alla sua officina colma di strumenti, con particolare riguardo per le figure retoriche.
Con l’obiettivo di realizzare testi poetici, considerammo gli “attrezzi” della Poesia e le domande che ciascuno di essi suscita in chi li osserva: che cosa posso fare/dire con questo? A che cosa serve? Oltre all’Inventio, l’Elocutio, la Dispositio e l’Ornatio, l’utilizzo consapevole o inconsapevole delle figure retoriche richiede infatti un saper fare fondamentale nella composizione poetica.
Le fasi del progetto
Nella prima fase del nostro progettoogni studente/a ricevette la semplice richiesta di formulare tre propri sogni / desideri. Una volta raccolti, i testi vennero rimescolati e restituiti in forma anonima agli studenti e alle studentesse, con la richiesta di classificarli in base ad alcune categorie (l’esercizio di classificazione in allegato): studio/lavoro, sport, ecologia, filantropia, viaggio, cibo, ricchezza, animali, oggetti, ecc. Questi brevi testi furono poi utilizzati nella terza fase, quella “produttiva”.
Nella seconda fase alla classe venne proposta una serie di esercizi (scaricabile in fondo all’articolo) di trattamento retorico del testo, avente come tema il sogno. Ogni studente ebbe a disposizione due settimane di tempo per compilare in modo creativo la lista di esercizi retorici proposti. Durante questo tempo, tramite i libri disponibili e il Web si condusse una ricerca sul tema “sogno”: ad occhi chiusi o aperti, in forma di incubo, o di sogno premonitore, auspicante, assurdo, significativo… Quindi la classe 1A (corso bilingue) poté ascoltare e leggere, in italiano e in inglese, il celebre discorso di Martin Luther King I have a dream, denso tanto di contenuti poetici e di ispirazione biblica, quanto di riferimenti socio-economici, geografici e politici.
Per considerare l’efficacia della costruzione retorica (in testi argomentativi ma ricchi di elementi poetico-teatrali), ci si soffermò anche sui monologhi di Shylock nel Mercante di Venezia, di Amleto e di Marco Antonio nel Giulio Cesare di Shakespeare. Prevedendo nella programmazione di prima una panoramica storico-letteraria dedicata al mondo della poesia, dopo l’analisi del concetto di poesia lirica, a partire da alcuni componimenti canonici della letteratura, furono infine analizzate alcune tra le principali forme poetiche, tra cui il sonetto, la canzone e la ballata, sottolineando il carattere musicale di tali denominazioni, in continuità con l’idea di lirica.
Nella terza fase, dedicata alla produzione poetica, ogni studente ricevette la consegna di comporre una poesia dedicata ai sogni di ogni tipo, possibilmente in forma di sonetto, con licenza di attingere quanto più possibile ai personali espedienti poetici, escogitati con gli esercizi di retorica precedentemente svolti. Tutta la classe, nessuno escluso, raggiunse egregiamente l’obiettivo e ogni singolo componimento fu iscritto al concorso di poesia individuale Castello di Duino 2019.
Nella quarta fase, da ogni singolo testo poetico selezionai ed estrassi un verso particolarmente significativo. Quindi inviai a ogni studente ventiquattro versi mescolati, con la consegna di organizzarli in un testo coerente, anche con piccole modifiche morfologico-sintattiche, destinato a diventare una canzone. Tra le diverse ricostruzioni se ne scelse una che, inframezzata dai testi dei sogni/desideri espressi da ogni studente all’inizio del lavoro, sarebbe stata proposta come base testuale per la composizione di una canzone melodica/rap a cura del docente di Musica, con l’obiettivo di far eseguire alla classe tale brano, sia vocalmente sia strumentalmente (contando su alcuni talenti presenti nel gruppo).
Una quinta e ultima fase venne infine dedicata alla scrittura teatrale. Due poesie individuali furono segnalate e premiate nella categoria “Giovanissimi” e il progetto, svolto nell’arco di due mesi, vinse il primo premio ex-aequo nella categoria “Progetti scuola”.
Bibliografia
- R. Barthes, La retorica antica, Bompiani, Milano, 1970
- S. Brugnolo, G. Mozzi, Ricettario di scrittura creativa, Zanichelli, Bologna, 2000
- V. Caratozzolo, Scrivere come Frankenstein. Esperimenti di chirurgia testuale, La Meridiana,
- Molfetta, 2007
- B. Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Bompiani, Milano, 1988
Vittorio Caratozzolo
Silvia Giordano
Marco Brusa
Roberto Castaldo - DFI Books