Sul limitare della foresta amazzonica, fuori dal villaggio di El Idilio,il vecchio Antonio José Bolívar Proaño trascorre una vita tranquilla nella sua capanna. Dopo molte vicissitudini e una vita piena di avventure, la cosa che preferisce fare adesso è appoggiarsi all’alto tavolo di legno e leggere romanzi d’amore.
La sua tranquillità e quella del villaggio vengono interrotte dal ritrovamento di un cadavere: un cacciatore "gringo" senza scrupoli che ha ucciso i cuccioli di una femmina di tigrillo, un feroce felino della foresta. La belva, guidata dal dolore, si scatena contro gli abitanti del villaggio e il sindaco chiede l’aiuto del vecchio per fermarla. Antonio José Bolívar Proaño, infatti, ha vissuto fra gli indigeni nel cuore della foresta e ne conosce molti segreti.
Il vecchio quindi è costretto a partecipare alla spedizione pur non volendo e alla fine si trova ad affrontare e uccidere la femmina di tigrillo.
Il romanzo dà grande attenzione a un tema oggi centrale: il rapporto degli esseri umani con la natura e l’ambiente che li circonda. Durante la sua permanenza nella foresta, presso la tribù degli shuar, infatti, Antonio José Bolívar Proaño ha imparato a capire il ritmo e il linguaggio della natura, a interpretarne i segni e soprattutto a rispettarla.
E tuttavia proprio questa sua particolare sintonia con l’ambiente che lo circonda lo renderà il candidato ideale per guidare gli abitanti del villaggio nella caccia alla femmina di tigrillo.
Il testo è consigliato per ragazzi e ragazze dai 14 anni in su e può essere un’ottima lettura da consigliare per l’estate. Con il suo tono fiabesco, semplice e coinvolgente Sepulveda ci porta in un mondo fra il reale e il fantastico e ci spinge a riflettere sul nostro ruolo all’interno dell’ambiente in cui viviamo.