Capirsi fra generazioni diverse non è mai facile, per questo è nata LFG - Lessons For Grownups, la rubrica video di Dire, fare, insegnare che parla agli "adulti" del mondo dei ragazzi.
Dire, fare, insegnare TV Durante l’estate, sul canale YouTube di Dire, fare, insegnare, è stato pubblicato un video dal titolo LFG - Meme, entità misteriosa. L’obiettivo di questo video – e degli altri due della serie – è quello di provare a presentare alcuni aspetti della cultura dei ragazzi più giovani tentando di renderla digeribile a chi non ne ha esperienza diretta.
Il filo rosso che collega questi tre video è una duplice consapevolezza: a generazioni diverse appartengono contesti culturali diversi e, tra questi contesti, è senza dubbio possibile una comprensione reciproca. Se però gli studenti sono continuamente immersi nella cultura scolastica e, per estensione, nella cultura propria della generazione dei loro insegnanti, è molto più raro che questi ultimi siano esposti direttamente agli usi, ai costumi e al lessico dei loro studenti.
A guidare la scelta dei temi trattati è stata proprio la speranza di provare a ridurre la distanza tra insegnanti e studenti: il primo video, non a caso, parla di meme. Questa forma di comunicazione, relativamente nuova, si è diffusa grazie a Internet ed è stata assimilata nel linguaggio di chi naviga online, diventando oggi onnipresente sui social. Nel video, dopo aver spiegato l’origine del termine, si parla dell’idea di meme come idea contagiosa: i meme, infatti, sono un nuovo mezzo per comunicare concetti e sensazioni in maniera sintetica ed efficiente ma, allo stesso tempo, si rivelano quasi inaccessibili per chi non possiede l’alfabeto necessario per decifrarli. L’invito è quello di cogliere ogni occasione possibile, in classe e no, per imparare questo nuovo alfabeto e non limitarsi a considerarlo un fenomeno passeggero.
Il secondo video affronta il tema delle loot boxes, un argomento complesso e controverso: le loot boxes sono considerate, senza mezzi termini, gioco d’azzardo. Disponibili all’interno dei videogiochi, queste “scatole” contengono oggetti utili per abbellire o potenziare il proprio personaggio e si possono acquistare solo utilizzando “soldi veri”.
Il terzo video ha un approccio più generale e si concentra sul tema dei “classici”. La discussione sempre attuale su cosa renda un certo film o canzone un must diventa un’opportunità per riflettere su come a generazioni diverse appartengano riferimenti culturali diversi. In questo caso l’invito è quello di non dare per scontato che gli studenti conoscano un determinato libro o riferimento culturale e, allo stesso tempo, accogliere con interesse le proposte degli studenti.
L’obiettivo di fondo di questi video, quindi, è di invitare a una riflessione sulla diversità – o, meglio, specificità - nell’ottica di un comune avvicinamento.