Dire, fare, insegnare
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Il mio migliore amico è fascista

Takoua Ben Mohamed

Cosa succede se, in una scuola superiore della periferia romana, una ragazza musulmana di origine tunisina e un ragazzo che dice di essere fascista si trovano in banco insieme? Takoua Ben Mohamed lo racconta in questa "tragicomica" e irresistibile graphic novel.

31 dicembre 2021 di: Redazione
Recensione

Per Takoua, musulmana e di origine tunisina, il primo anno di liceo inizia nel peggiore dei modi: il suo compagno di banco è proprio il ragazzo più insopportabile della classe, Marco, che porta magliette con la svastica e dice di essere fascista, anche se non sa nemmeno bene cosa voglia dire.

Il problema però non è solo Marco: anche gli adulti intorno a lei, dai vicini di casa agli insegnanti, guardano con sospetto il suo velo e la sua famiglia, o parlano seguendo stereotipi e pregiudizi. La verità è che Takoua è “troppo diversa” da loro. M è davvero così? È davvero inevitabile fare la guerra con Marco e “scavare” una trincea tra i loro banchi?

Nella graphic novel Il mio miglior amico è un fascista la scrittrice e illustratrice Takoua Ben Mohamed racconta la sua storia, quella di una ragazza che dalla Tunisia arriva a Roma deve affrontare muri fatti di razzismo e diffidenza, ma dove impara anche a crescere e scopre il valore dell’amicizia.

Una storia che l’autrice stessa definisce “tragicomica” e che vuole far ridere ma anche “un po’ pensare”: un libro pieno di ironia e di colori, un racconto guidato dalla prospettiva della protagonista e reso con uno stile grafico irresistibile. Una lettura consigliata dai 10 anni e utile per parlare anche in classe di incontro, accoglienza e diversità.

Autore: Takoua Ben Mohamed

Voto:

4