Blended learning significa apprendimento misto ed è una metodologia che combina insegnamento in aula, insegnamento online e mobile learning; questa metodologia di insegnamento potrebbe fornire spunti per l’organizzazione della didattica a partire dal prossimo anno scolastico.
Metodologie Il blended learning, o apprendimento misto, permette di sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, senza abbandonare la didattica in presenza ma combinando in modo efficace i punti di forza propri delle diverse metodologie; questa metodologia può essere utilizzata con gli studenti di tutte le età adattando gli strumenti.
L’attività didattica è composta da tre elementi: le lezioni in aula, la partecipazione a una learning community online e l’apprendimento autonomo attraverso materiali digitali.
Negli Stati Uniti ci sono scuole che utilizzano già il blended learning e hanno organizzato la loro attività didattica combinando le lezioni in presenza e gruppi di lavoro online con l’introduzione di diversi strumenti digitali.
Il blended learning consente agli studenti di partecipare in modo attivo all'apprendimento e scegliere gli strumenti in accordo con i bisogni individuali; l’insegnante stabilisce quali sono gli obiettivi di apprendimento e lo studente sceglie il percorso migliore per raggiungerli. Gli studenti diventano piloti del loro stesso apprendimento e gli insegnanti sono facilitatori; in questo modo la scuola può seguire il cambiamento che è avvenuto nella società e utilizzare i nuovi linguaggi che sono alla base della vita degli studenti.
Il primo passo per creare una scuola con blended learning è costruzione di una visione condivisa tra gli insegnanti e la comprensione di quali siano le motivazioni e i vantaggi che comporta adottare questo approccio. I genitori e gli studenti devono essere coinvolti nel processo e condividerlo in modo che non ci siano dubbi sull'efficacia della metodologia. La comunicazione con i genitori può avvenire attraverso gli strumenti che gli alunni utilizzano per l’apprendimento in modo che le famiglie possano comprendere in modo diretto come funzionano e non si sentano esclusi dalla vita scolastica.
Adottare la metodologia del blended learning richiede un’analisi attenta della preparazione degli insegnanti e degli studenti, delle strutture e tecnologie presenti all'interno della scuola, della possibilità reale di migliorarle e della disponibilità delle famiglie ad adottare questa metodologia. L’analisi deve essere accurata in modo da non investire in qualcosa che non può essere implementato in modo adeguato.
Gli insegnanti dovrebbero continuare sempre la loro formazione, ma in modo continuo e durante il loro lavoro; la formazione dovrebbe avvenire confrontandosi con colleghi con più esperienza e avendo la possibilità di essere sempre connessi con una rete di docenti. Il sostegno all'insegnamento nel modello del blended learning è inserito all'interno dell’attività scolastica in modo gli i docenti possano essere in continua formazione.
Gli studenti dovrebbero diventare abili nell'uso delle tecnologie, non solo conoscere gli strumenti; uno studente che impara attraverso il blended learning dovrebbe sapere scegliere lo strumento e il programma adatto a un’ attività didattica e dovrebbe essere flessibile nell'utilizzo dei diversi strumenti.
Gli insegnanti devono conoscere una varietà di strumenti in modo da proporli agli studenti e favorire la scelta degli strumenti più adatti a ciascun alunno; in questo modo la didattica può diventare davvero personale e le possibilità di apprendimento possono essere sfruttate al massimo.
Una parte importante del blended learning è il feedback che gli insegnanti devono dare agli studenti sul loro lavoro; la programmazione della didattica deve prevedere anche una descrizione di come saranno dati i feedback sull'apprendimento che può essere seguito lungo tutto il suo percorso.
Il blended learning permette anche di creare occasioni per il peer learning e il lavoro in piccoli gruppi; il docente deve organizzare l’attività e fornire indicazioni chiare agli studenti e, successivamente, dare loro feedback sul lavoro che stanno facendo.
Una problematica legata a questa metodologia è la necessità che gli studenti abbiano un device come tablet o computer e che lo possano utilizzare sia a casa che a scuola e una connessione efficiente; se la scuola non può provvedere a fornire a tutti gli studenti un dispositivo si potrebbe allargare la disparità tra gli studenti provenienti da famiglie con differenti possibilità economiche. Questa problematica è emersa con la chiusura delle scuole e l’organizzazione della didattica a distanza, ma con una programmazione attenta e un’analisi delle risorse a disposizione, si possono sostenere gli studenti in difficoltà.
Inoltre per implementare in modo adeguato questa modalità sia gli insegnanti sia gli studenti devono essere formati sull'utilizzo degli strumenti digitali, sulle risorse a disposizione e su come utilizzarle.
Il blended learning è una modalità di apprendimento che offre spunti interessanti, soprattutto a fronte della situazione di chiusura forzata delle scuole che ha costretto alla riorganizzazione della didattica con la modalità a distanza, cogliendo impreparato tutto il mondo della scuola. Sicuramente offre spunti per pensare a come potrebbe essere organizzata la didattica in futuro, anche in considerazione di eventuali norme di distanziamento che renderanno necessari dei cambiamenti nell’organizzazione scolastica.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un’intervista esclusiva a Catlin Tucker, esperta statunitense di blended learning, che ha pubblicato diversi libri negli Stati Uniti relativi a questa metodologia.