Tra le sfide delle aree montane, la scuola si riscopre laboratorio di innovazione con Fiera Didacta Edizione Trentino. Giovanni Biondi racconta il programma.
News ed eventi Quest’anno per la prima volta il Trentino ospiterà Fiera Didacta Italia, con un programma scientifico che guarda lontano partendo da sfide vicine. Con Fiera Didacta Edizione Trentino, dal 22 al 24 ottobre a Riva del Garda, piccole scuole di montagna e plurilinguismo diventano temi centrali di un dibattito che coinvolge esperti e istituzioni da tutto il mondo. Accanto a queste specificità locali, spazio anche a innovazione didattica, intelligenza artificiale, robotica e nuove metodologie. Un’edizione che trasforma le scuole di confine e di periferia in veri laboratori di futuro. Ce ne parla Giovanni Biondi, responsabile Scientifico di Fiera Didacta Italia.
Come in tutte le edizioni regionali di Didacta, anche questa volta abbiamo cercato di caratterizzare il programma in base al territorio che ci ospita. In questo caso siamo in Trentino Alto-Adige, ma l’attenzione si estende idealmente a tutto l’arco alpino e, più in generale, alle scuole che operano in contesti periferici.
Il tema centrale sarà quindi quello delle piccole scuole, in particolare quelle delle valli e delle aree montane, che oggi vivono difficoltà molto simili a quelle delle scuole delle isole: riduzione della popolazione scolastica, rischio di chiusure, accorpamenti forzati, lunghi spostamenti quotidiani per studenti e famiglie. Un tema sempre più urgente se si pensa all’attuale e futura crisi democratica che sta investendo e investirà le scuole. Chiudere una scuola significa infatti desertificare un territorio: senza un presidio scolastico diventa difficile per le giovani famiglie rimanere o insediarsi in queste zone. Allo stesso tempo, non è semplice mantenere attive scuole con numeri molto ridotti, soprattutto nella secondaria, dove la molteplicità delle discipline rende più complessa la gestione.
Si tratta però di una sfida che riguarda non solo l’Italia, ma moltissimi altri Paesi. Proprio per questo a Didacta Italia Edizione Trentino ospiteremo un importante convegno internazionale, organizzato appunto con INDIRE e IPRASE e con contributi che spaziano dal Canada alla Groenlandia, dall’Australia ad altre realtà del mondo, molto diverse tra loro ma accomunate dalle stesse criticità
In questo scenario, la tecnologia può aiutare a superare le distanze e a ridurre l’isolamento, ma è altrettanto importante continuare a valorizzare anche i punti di forza e gli aspetti positivi delle piccole scuole: il rapporto più diretto, la possibilità di sperimentare innovazioni didattiche, un’organizzazione del tempo e dello spazio più flessibile rispetto alle grandi città. L’obiettivo, quindi, non è semplicemente replicare in piccolo il modello delle scuole urbane, una soluzione che risulterebbe inefficace e rischierebbe di condannarle a partire svantaggiate, ma quanto piuttosto di sviluppare un modello originale capace di trasformare queste scuole in veri e propri laboratori diinnovazione.
Accanto a questo, un altro tema fortemente legato al territorio e che avrà un ruolo di rilievo nel programma è quello del plurilinguismo, tipico delle scuole di confine. Qui convivono italiano, tedesco e francese: una ricchezza che rappresenta una risorsa fondamentale ma anche una sfida dal punto di vista organizzativo e didattico. Su questi temi avremo numerosi workshop,seminari e, appunto, il grande convegno internazionale.
Questa edizione di Fiera Didacta Italia in Trentino è più contenuta rispetto a Firenze: lì avevamo oltre 400 eventi, qui poco più di 100. Abbiamo comunque riservato due sale workshop dedicate esclusivamente alle tematiche territoriali, in particolare ai due temi già introdotti delle piccole scuole e del plurilinguismo. Accanto a queste specificità locali, il programma mantiene tutti i temi che caratterizzano Fiera Didacta in ogni edizione: innovazione didattica, nuove metodologie, robotica, intelligenza artificiale, tecnologie per l’apprendimento.
La vera novità di quest’anno riguarda però i dirigenti scolastici: a Trento organizzeremo due grandi eventi, uno dedicato ai dirigenti del Trentino e l’altro ai colleghi delle regioni limitrofe, con un focus sulla leadership educativa. In quell’occasione presenteremo anche una ricerca, già illustrata alla Camera dei deputati a giugno e realizzata con Fondazione Rocca e Fondazione Agnelli, che mostra come, al di là dei divari Nord-Sud, ci siano differenze significative tra scuola e scuola nello stesso territorio. Alcuni istituti riescono infatti a ottenere risultati straordinari anche in contesti difficili, e spesso la chiave è proprio la qualità della leadership del dirigente.
Didacta non è una fiera commerciale, anche se viene organizzata da Firenze Fiera. È piuttosto un grande un’occasione di incontro e formazione. L’impianto centrale è il programma scientifico, rivolto a insegnanti, dirigenti e personale educativo, compreso lo 0-6, ma anche agli amministratori locali.
In Trentino avremo 256 espositori, un’occasione unica per amministratori, dirigenti e docenti di entrare in contatto con il meglio dell’offerta nazionale e internazionale nel campo dell’istruzione. Penso, per esempio, al settore 0-3, che dipende direttamente dai comuni, qui Didacta diventa una vetrina dove un assessore può vedere concretamente come arredare un nido o una scuola dell’infanzia con uno sguardo proiettato al futuro.
L’impatto che ci aspettiamo è duplice: da un lato offrire strumenti e idee innovative a chi lavora ogni giorno nella scuola, dall’altro favorire una visione di sistema, mettendo in connessione domanda e offerta e mostrando in anticipo quali possono essere le soluzioni per la scuola dei prossimi anni.