Dire, fare, insegnare
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La Giornata internazionale della Donna non è (solo) per i grandi

Gli esperti di Novakid immaginano di rispondere alle domande di bambine e bambini sul senso e sui temi centrali di questa giornata.

News ed eventi 
08 marzo di: Redazione
copertina

Non è mai troppo presto per introdurre il tema dell’uguaglianza di genere, ecco perché il team di Novakid, la piattaforma online per lezioni di inglese pensata per bambini dai 4 ai 12 anni, ha immaginato di dover spiegare a bambine e bambini le ragioni per cui l’8 marzo è diventato il simbolo della lotta per la parità per tutte le donne del mondo.

Perché esiste una giornata internazionale della donna? Chi ha pensato di crearla? E perché proprio in questa data?

Sono alcune delle domande dalle cui risposte è possibile avvicinarsi a un discorso complesso ma funzionale a insegnare anche ai più piccoli e piccole a comprendere, ascoltare e rispettare gli altri e prevenire ma anche saper riconoscere i comportamenti inappropriati o violenti.

La Giornata internazionale della donna nasce su proposta di Clara Zetkin, militante socialista e attivista per l’emancipazione femminile, che durante il Secondo Congresso Internazionale delle Donne Socialiste del 1910 scelse questa data per promuovere la parità di diritti, in ricordo dei due scioperi del 1857 e del 1908 organizzati dalle operaie delle fabbriche di tessuti di New York per chiedere il diritto di voto, migliori condizioni di lavoro e abolizione del lavoro minorile.

Dalla data della creazione di questa ricorrenza si sono raggiunti molti traguardi, si sono ottenuti molti diritti civili e la lotta delle donne si è unita ad altre battaglie importanti che mirano al raggiungimento del rispetto e della parità di tutte le categorie.

Questa giornata è quindi l’occasione per celebrare questi successi ma anche per interrogarsi su quello che si conosce della situazione attuale delle donne e delle categorie marginalizzate, e riflettere su quale sia la propria posizione per informarsi e fare, nel proprio piccolo, qualcosa per cambiare le cose.

L’8 marzo è buona usanza regalare un rametto di mimosa, che Rita Montagnana e Teresa Mattei dell’Unione Donne in Italia (UDI) scelsero nel 1946 come simbolo di energia, forza e determinazione, ma è anche bene ricordare che questo è un simbolo di tutto il lavoro fatto e di quello che ancora c’è da fare in Italia e nel mondo.

Ora le bambine possono andare a scuola, le donne possono votare e possono lavorare per guadagnare e gestire i propri soldi, però in molti paesi ci sono diritti che ancora vengono messi in discussione o vengono apertamente negati, e anche nei paesi in cui la situazione è migliore si registrano comunque una differenza di salario tra uomini e donne, episodi di violenza e una sensazione di insicurezza e paura che accompagna ragazze e donne anche nelle più semplici attività quotidiane come tornare a casa da sole.

Quest’anno la Giornata della donna può essere davvero un momento per ispirare e farsi ispirare ad approfondire e affrontare questi argomenti, come sollecita anche il tema scelto per il 2024 “Inspire inclusion” (ispira l’inclusività), per fare in modo che il dibattito sull’inclusione e sulla parità non duri solo il tempo di una mimosa.

Fonte: https://www.novakid.it/blog/festa-della-donna/