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Liceo Malpighi: un’assemblea per vivere la scuola come luogo di passione e crescita

Il racconto del prof. Marco Ferrari ci porta a scoprire la varietà e le potenzialità delle assemblee di istituto come spazio per arricchire e aprire la scuola al futuro.

Secondaria  News ed eventi 
14 aprile di: Marco Ferrari
copertina

La scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma anche un crocevia di incontri, passioni e domande. Questo lo spirito che ha animato l’assemblea d’istituto del 27 marzo 2025 presso il Liceo Malpighi di Bologna, organizzata dai rappresentanti degli studenti attorno a un tema cruciale: “Quanto si rischia a scuola? Quanto ci è permesso sbagliare?

La voce degli esperti

L’evento ha visto la partecipazione di oltre quindici esperti e professionisti, chiamati a guidare workshop e incontri liberi sulla sostenibilità, il futuro del lavoro, l’etica, la geopolitica e la cultura. Tra loro, Banca di Bologna, Colligo e Lavoropiù hanno affrontato il tema “La sostenibilità e le opportunità per il futuro (ESG)”, mentre Adecco ha offerto uno sguardo sul mercato del lavoro del domani. Il docente Alessandro Ballabio ha esplorato il rapporto tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, mentre Roberto Guizzardi di Banco Alimentare ha raccontato la logistica della beneficenza.

Un’occasione culturale

Non sono mancati momenti di riflessione culturale: gli studenti universitari Federico Potami, Pietro Matassoni e Sofia Proserpio hanno discusso “Entering the whirlpool” ispirandosi a T.S. Eliot, mentre il docente Giacomo Bettini ha analizzato le dinamiche geopolitiche mondiali dopo l’elezione di Trump. La fisica ha trovato spazio grazie alla ricercatrice Sara Pandolfi con “Ci vuole un ‘Fisico’ bestiale”, e la danza ha portato un’energia travolgente con l’intervento di Tommaso Parazzoli, campione mondiale di tap-dance.

Una scuola per crescere e appassionarsi

La scuola come luogo di vita appassionante: è questa la missione del Malpighi, che ha dimostrato, ancora una volta, come il sapere si costruisca nel dialogo tra discipline e persone. Un’assemblea che ha reso ogni studentessa e studente protagonista del proprio percorso, mettendo in gioco il coraggio di sbagliare per imparare. Occupare gli spazi scolastici è una soluzione possibile. Ma un’altra strada è possibile se gli adulti, guardando in modo positivo alla realtà, lasciano spazio alla libertà di ragazze e ragazzi.