Dire, fare, insegnare
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Come reinventare i servizi di didattica museale durante la pandemia? Spunti e soluzioni di Wedu

Dire, fare, insegnare ha chiesto alla startup Wedu di raccontarci le sue proposte e le sue soluzioni per continuare a proporre esperienze didattiche durante la pandemia.

Scuole nel mondo 
01 marzo 2021 di: Redazione
copertina

Il mondo della didattica museale e dei servizi per l’educazione sono stati particolarmente colpiti dalle conseguenze della pandemia. In moltissimi si sono attivati per sperimentare soluzioni nuove e continuare a offrire strumenti educativi, oggi vi raccontiamo in particolare l’esperienza di Wedu.

Wedu è una startup del settore scuola in cui educatori ed esperti in didattica museale collaborano alla creazione di esperienze didattiche incentrate sulla valorizzazione del patrimonio. Nonostante le difficoltà del momento per l’anno 2020/2021 ha realizzato un’offerta didattica online, dedicata alle scuole di ogni ordine e grado.

La startup propone un catalogo di tour virtuali, percorsi educativi condotti da mediatori specializzati collegati in diretta streaming con la classe. Tutte le attività vengono progettate a partire dai programmi scolastici, con attenzione particolare alla multidisciplinarietà.

Le nuove tecnologie sono utilizzate come strumenti a supporto della didattica, capaci di offrire soluzioni nuove e sorprendenti in termini educativi, grazie all’integrazione di stimoli diversi e la rielaborazione informale dei contenuti svolti a lezione attraverso immagini, ricostruzioni 3D, video e storie di personaggi che hanno fatto la storia e che restano indelebili nell’immaginario degli alunni.

Nei tour virtuali il patrimonio culturale diventa parte integrante della didattica e viene scoperto tramite piattaforme collaborative, giochi, indovinelli e un’attenzione costante alle esperienze e alle conoscenze degli alunni.

È proprio grazie alle connessioni tra le opere e la vita dei ragazzi che si sviluppa una conoscenza concreta, che riesce sempre a coinvolgere e appassionare. Gli alunni potranno rivivere una giornata tipica di un bambino dell’antica Roma, calarsi nei panni di un monaco medievale o ancora prendere parte ai moti rivoluzionari del 1948… tutto questo nell’arco di un incontro di un’ora.

La tecnologia non solo rende possibili nuove esperienze, ma parla la stessa lingua dei ragazzi, coinvolgendoli attraverso il digitale, il loro principale mezzo di comunicazione. Durante le attività scopriranno come usare in maniera diversa strumenti della quotidianità, come mappe e Street View… Un esempio concreto?

Il tour virtuale Vedutismo e fotografia è un percorso multidisciplinare tra arte e scienze, che porta alla scoperta della città di Venezia attraverso le opere dei vedutisti. All’inizio del tour la città sembra essere rimasta immutata nel tempo, ma in realtà molte cose stanno cambiando ed è proprio attraverso le opere dei vedutisti che gli alunni riusciranno a rendersene conto. Grazie al confronto guidato tra un quadro in alta definizione del Canaletto e una Street View del Canal Grande gli alunni, come dei veri scienziati, scopriranno quanto è aumentato il livello dell’acqua in laguna nel corso dei secoli.Sarà lo spunto per affrontare i fenomeni delle maree e dell’acqua e aprire un dibattito sui problemi ambientali e le loro soluzioni.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa e informazioni su come prenotare un percorso è possibile consultate il sito www.w-edu.it, completo di tutte le attività didattiche disponibili.