Dire, fare, insegnare
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La storia del metallo, dal cuore della Terra alla civiltà umana

Gli autori di “Metallo”, la scrittrice Petra Paoli e l’illustratore Marco Sandreschi, ci hanno raccontato come conoscere la storia dei metalli significhi scoprire un mondo affascinante e strettamente legato sia al nostro passato sia al futuro.

Editoria 
26 aprile 2023 di: Redazione
copertina

Forse non ci abbiamo mai pensato, ma il mondo dei metalli e delle leghe metalliche può essere affascinante non solo per chi li studia o li lavora. Cosa ci dicono dell’ambiente in cui viviamo e della nostra storia rame, bronzo, ferro, oro e argento? E tungsteno, alluminio, acciaio, quando abbiamo iniziato a usarli? E chi sa perché oggi sono così importanti il cobalto, il litio e le cosiddette terre rare?

Il libro Metallo. Dal cuore della Terra alla civiltà umana (Nomos), scritto da Petra Paoli e illustrato da Marco Sandreschi, porta i lettori a scoprire quante storie si celano dietro questi materiali resistenti, lucenti e utilissimi: dalla nascita della siderurgia nelle civiltà antiche, con le prime officine per la lavorazione del ferro che abbondava nelle terre abitate dagli Etruschi, alla catalogazione dei metalli che lo scienziato russo Mendeleev compose nella sua Tavola degli elementi, a metà Ottocento.

Nelle pagine che trattano ogni metallo si possono imparare così le caratteristiche fisiche e chimiche che li hanno resi fondamentali per l’umanità, ma anche le leggende e le curiosità storiche che li riguardano e i loro usi più recenti, da mezzi per l’espressione artistica di grandi architetti che firmano edifici e ponti, a componenti di microchip, cellulari e satelliti. Senza dimenticare l’impatto ambientale e sociale dell’estrazione di alcuni di questi elementi e i rischi della loro lavorazione.

Petra, come è nata l’idea di questo libro e a chi si rivolge?

L’idea del libro nasce da una chiacchierata davanti a un caffè avuta con Grazia Gotti, collega e amica con la quale condivido dal 2016 molti progetti. In Accademia Drosselmeier stavamo lavorando a una ricerca sulla divulgazione per ragazzi a livello internazionale, in particolare lei, che veniva da una conferenza a Taipei e preparava un libro uscito poi nel 2020 per Lapis edizioni (La biblioteca dei saperi). Ragionavamo su temi, collane e concept di libri che potevano raccontare il mondo. Questo sembrava mancare.

Conoscevamo il lavoro di Marco, giovane e talentuoso, che era stato selezionato alla Mostra illustratori della Bologna Children’s Book Fair: lo contattammo e iniziammo subito a lavorare al libro. Poi l’incontro con Nomos ha reso possibile la realizzazione del libro. Pensavamo a un volume da proporre a bambini dai 9 ai 12 anniper una lettura autonoma, ma stiamo osservando come, grazie ai differenti ambiti che il libro si propone di esplorare e alle curiosità che contiene, sia di interesse anche per adulti, che spesso lo leggono insieme a bambini più piccoli.

In che modo “Metallo” può essere usato anche nelle scuole?

Metallo è un libro che si muove tra discipline diverse tra loro: si passa dalla scienza, alla geografia, dalla storia all’arte, e questo lo rende particolarmente adatto a un approccio scolastico interdisciplinare. Noi lo abbiamo presentato a un gruppo eterogeneo di bambini e bambine della scuola primaria ed è stato un vero successo: abbiamo osservato insieme la moltitudine di oggetti in metallo che ci circondano e scoperto quali sono le pietre che contengono questi fondamentali elementi. Abbiamo preparato delle schede fotografiche da osservare con le lenti di ingrandimento e infine siamo passati a un laboratorio grafico condotto da Marco. Erano tutti entusiasti!

Nel libro non si fa riferimento solo alla natura dei metalli, ma anche alle implicazioni sociali e ambientali del loro utilizzo.

Abbiamo messo in evidenza come il libro si muova in ambiti diversi. Uno degli obiettivi che ci eravamo posti era quello di far riflettere sulle ripercussioni delle attività umane: l’estrazione e la lavorazione dei metalli ha da sempre avuto un forte impatto ambientale e sociale, soprattutto se si pensa ai rischi per la salute dei lavoratori. Pensiamo che la conoscenza di ciò che ci circonda possa portare a una maggiore consapevolezza e che bambini e bambine siano perfettamente in grado di comprendere come il progresso e l’evoluzione della nostra civiltà abbia un costo. Ciò non significa fermare tutto, al contrario significa cercare nuove strade possibili, maggiormente sostenibili e rispettose della Natura e della Vita. Ecco perché ci siamo rivolti a loro: sono gli adulti di domani e presto gli passeremo il testimone!

Marco, le tue illustrazioni sono “materiche” e richiamano la composizione dei metalli stessi. Come sei riuscito a bilanciare l’accuratezza scientifica dei tuoi disegni con il target di riferimento del libro?

Le immagini sono realizzate ad acrilico su carta con una tecnica pittorica stesa su più strati a secco, da questi possono venire fuori texture molto interessanti che rendono molto bene la superficie dei metalli. Nelle illustrazioni ho cercato di semplificare al massimo tutti gli elementi per farli sembrare elementi iconografici di una mappa.

In tutte le tavole, infatti, l'elemento della mappa è presente e si aiuta ad ambientarsi all'interno della scena rappresentata. In questo modo ogni immagine è un po' come un gioco: bisogna guardare ogni elemento e i confini che si vedono all'orizzonte per poter capire dove siamo.



Immagini: © Nomos Edizioni