Dire, fare, insegnare
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“Poesia in gioco”. Un progetto di didattica ludica

Creare un gioco da tavolo per una gara di poesia: Vittorio Caratozzolo racconta il progetto per il Concorso “Castello di Duino”.

Secondaria 
13 ottobre di: Vittorio Caratozzolo
copertina

Come ho raccontato in questo articolo sulla didattica della poesia e in questo sulle forme metriche, la partecipazione delle mie classi al Concorso Internazionale di Poesia e Teatro “Castello di Duino” richiedeva che opere e progetti trattassero un tema stabilito. Per l’edizione 2016-17 Gabriella Valera e Ottavio Gruber proposero il tema Generazioni: “Di generazione in generazione si svolge la vita della natura e degli uomini. Storie private e collettive, incessante dialogo o sconvolgenti rivoluzioni. Memorie, emozioni, pensieri… Il tema può essere trattato in modo assolutamente libero secondo l’ispirazione personale”.

Come sempre, l’allestimento del progetto da parte della classe 2C della Secondaria di II grado “Giacomo Bresadola” di Trento precedette e accompagnò propedeuticamente la produzione di testi da parte della classe 2C della S.S.P.G. “Giacomo Bresadola” di Trento. Contando sull’allenamento creativo svolto durante l’anno scolastico precedente e sulle parallele attività nella Fabbrica dei Giochi, decisi di proporre alla classe di creare un gioco da tavolo in cui si offrisse ai partecipanti sia un approccio storico-testuale a diversi modelli poetici (generazioni successive di poeti e poetesse) sia una palestra di produzione poetica agevolata, fondata su materiali originali e su contributi personali.



Per realizzare il gioco didattico da tavolo Poesia in gioco, la classe 2C seguì il percorso didattico qui illustrato.

  1. Lettura selettiva di poesie presenti su due antologie e in alcune pubblicazioni monografiche dedicate a singoli poeti e poetesse. Gli studenti individuarono frammenti poetici da loro giudicati suggestivi e stimolanti: tali brani furono ulteriormente selezionati e poi trascritti su cartoncini destinati a fungere da “Aiuto autorevole”.
  2. Le stesse poesie furono poi ridistribuite ed esaminate sotto l’aspetto grammaticale. Gli studenti trascrissero in apposite tabelle sei classi grammaticali utilizzate dai rispettivi autori/autrici nei componimenti letti: sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi, preposizioni improprie, pronomi. Sostantivi e aggettivi furono trascritti su cartoncini di gioco destinati a stabilire obblighi d’uso nelle creazioni poetiche che i giocatori avrebbero dovuto realizzare come obiettivo ludico. Le poesie prese in considerazione furono più di 150 (suddivise tra 24 membri della classe); nel gioco vennero citati/e circa 120 poeti/e.
  3. Per attivare un minimo riferimento alla cronologia dei testi poetici trattati, sul tabellone di gioco si raffigurò anche un percorso interno, un Sentiero Cronologico della Poesia, che i/le concorrenti dovevano affrontare nelle occasioni previste dal regolamento, impegnandosi in quiz essenziali relativi a “nome/cognome”, “nazionalità” e “anno/secolo di nascita”.

Larealizzazione del gioco fu collettiva: l’intera classe 2C collaborò sia durante le ore di lezione ordinaria, sia durante l’ora settimanale di attività alternative all’IRC. Gli aspetti della creazione poetica presi in considerazione e inseriti nel gioco erano i seguenti, corrispondenti ai diversi mazzi di cartoncini utilizzati nel gioco:

  • forma poetica (sonetto, madrigale, sestina lirica, canzone, ode, sirventese, ottava, ballata, versi liberi [numero minimo: 12]);
  • verso (doppio senario, endecasillabo, decasillabo…);
  • rima (baciata, incrociata, alternata, incatenata…);
  • figura retorica (sinestesia, enjambement, ossimoro…);
  • tempo poetico (presente, passato, futuro, tempi misti);
  • ambientazione poetica (in un bosco, sulla spiaggia, nel cielo, in campagna…);
  • “io” lirico (io, noi, forme implicite, esplicite, forme miste…);
  • genere poetico (amoroso, mitologico, pastorale, epico, romantico…);
  • aiuto autorevole (brevi citazioni tratte da poesie di autori/autrici celebri);
  • sostantivo (tratti da poesie di autori/autrici celebri);
  • attributo (tratti da poesie di autori/autrici celebri);
  • congiunzione (da utilizzare nella creazione della poesia);
  • argomento / tema poetico (esempi tratti da poesie di autori/autrici celebri): clima/tempo, mare, montagna, tristezza, amore (negato, respinto, senza speranza; per un uomo, per una donna; per la natura), ricordi, stagioni, paura, vita quotidiana, guerra, esistenziale, oggetti, solitudine, vecchiaia, sport, piante personificate, morte, animali personificati, pace e solidarietà, poesia, odio, desideri, dolore, cibo, nostalgia, sogni, racconto di un evento, introspezione, campagna, viaggi...
  • opportunità (vantaggi, svantaggi, penalità, cambiamenti di istruzioni…)



Oltre a proporre a giocatori di ogni età un’attività ludico-creativa in campo letterario, con la realizzazione di Poesia in gioco la classe 2C intese trattare il tema della XIII edizione del Concorso, “Generazioni”, rappresentando in necessaria e ‘dolorosa’ sintesi un percorso cronologico relativo alla storia della poesia: il gioco non richiedeva infatti una previa preparazione in campo poetico, ma intendeva viceversa offrire a giocatori una serie di suggerimenti utili per la creazione di componimenti poetici.

L’obiettivo del gioco era scrivere per primi una composizione poetica dotata di senso, di correttezza grammaticale e di coerenza logica (poetica), secondo le indicazioni e gli obblighi imposti dalle varie fasi ludiche. Il gioco non aveva la pretesa di insegnare a scrivere capolavori poetici; il suo obiettivo minimo e ragionevole era semplicemente quello di stimolare la creazione poetica, almeno corretta sul piano formale e non priva di riferimenti con la tradizione letteraria. Il progetto si classificò al 2° posto ex-aequo, cui si aggiunsero una menzione speciale per la categoria “Poesia – anni 12” e altre tre nella categoria Teatro “Giovanissimi”.